Il Cielo di Nut

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Campane tibetane

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Le campane  tibetane sono oggetti particolari, utilizzati nei monasteri durante la  preghiera e le cerimonie. Il suo suono sembra riprodurre l'OM,  vibrazione universale che tutto contiene (un interessantissimo studio  sui significati simbolici della sillaba sacra OM è contenuto nel libro  del dott. Francis Lefebure Il nome naturale di Dio, Om e i mantra).  L'utilizzo delle campane è però prettamente magico e consente  all'operatore che ne conosca le corrette modalità di impiego di creare  una bolla energetica intorno a sé all'interno della quale eseguire il  rituale con una adeguata protezione e una maggiore efficacia  nell'indirizzare le energie sottili.
All'apparenza sono ciotole in  metallo, dotate però di un'armonia di forme e proporzioni che  consentono, suonandole, di estrarre un suono mistico che deriva dalla  loro frequenza di vibrazione. Facendole suonare in corrispondenza dei  diversi chakra sono in grado di riequilibrare e di riportare in armonia  le eventuali dissintonie dei punti energetici.
Per suonarle occorre far scorrere l'apposito bastoncino di legno lungo il bordo esterno esercitando una certa pressione e tenendo preferibilmente la ciotola sulla punta delle dita per consentire la massima libertà di vibrazione. Le dimensioni e lo spessore determinano il tipo di sonorità della campana, per cui possono essere ottenuti dei suoni acuti o al contrario dei suoni molto profondi; ogni campana possiede perciò un suono peculiare diverso da tutte le altre.

Possono essere ottenuti degli effetti particolari aggiungendo un dito d'acqua sul fondo della ciotola.
E' inoltre possibile creare un'acqua energizzata dalla vibrazione della campana: gli elementi aria e acqua riuniti in un piccolo rituale.
Energizzare l'acqua con le campane tibetane
La campana tibetana è uno strumento molto flessibile che, oltre al tradizionale impiego rituale,  può essere utilizzata con parecchie finalità. Ha ad esempio un rapporto  particolare con l'acqua, matrice della vita, così come la campana  produce il suono originario, l'OM che racchiude la vibrazione divina.
Dal  connubio di queste due "origini" scaturisce un elemento nuovo, che  riunisce mirabilmente gli elementi acqua e aria per donarci un modo  alchemico di attingere alle forze della vita.
Ecco come fare:
  • prendete la vostra campana e riempitela per circa un terzo di acqua (anche la normale acqua del rubinetto va benissimo);

  • suonatela in vibrazione, facendo scorrere lo stick sul bordo esterno, con un movimento lento e regolare;

  • l'acqua inizierà ad incresparsi, poi a "bollire", manifestando visibilmente la vibrazione sonora;

  • mantenete la bollitura per qualche secondo: la vostra acqua sarà energizzata dalla vibrazione della campana.

Questa acqua potrà essere bevuta (avendo cura di lavare molto bene la campana prima dell'esperienza, con detersivo per i piatti) trasmettendo la vibrazione al nostro organismo, oppure potrà essere utilizzata per bagnare le piante, per abbeverare i nostri amici a quattro zampe, per spruzzare il corpo... può essere aggiunta all'acqua del bagno, utilizzata con il lota per il lavaggio delle fosse nasali, nebulizzata con i nebulizzatori ad ultrasuoni per diffondere gli oli essenziali nell'ambiente. Gli usi possibili sono infiniti... Non bisogna però scaldarla, perché perderebbe la sua onda energetica. Se ad esempio volessimo prepararci un the vibrazionale, scalderemo l'acqua prima di introdurla nella campana.
Mentre suoniamo la nostra campana con l'acqua potremo anche inviare un pensiero positivo, una preghiera, un'intenzione...
Guarire con le Campane Tibetane

Suren Shrestha

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