Il pendolo universale PU6
Il Cielo di Nut - Radiestesia
Analisi e riequilibrio dei chakra
Affrontiamo qui un'altra applicazione del Pendolo Universale PU6, che si rivela sempre più flessibile ed utile nel raggiungimento del migliore equilibrio psicofisico.
Sappiamo che il corpo fisico è collegato al corpo eterico e all'intero cosmo attraverso degli organi "sottili" chiamati chakra. I chakra (ruota in sanscrito) sono numerosissimi e sono distribuiti su tutta la superficie del corpo, ma tradizionalmente si considerano i sette chakra principali, localizzati lungo una linea verticale che attraversa la colonna vertebrale partendo dal perineo per raggiungere la sommità del cranio. Non ci dilunghiamo sulla loro descrizione e sulle loro caratteristiche perché si trovano parecchie esaurienti spiegazioni sul web.
Sappiamo che il corpo fisico è collegato al corpo eterico e all'intero cosmo attraverso degli organi "sottili" chiamati chakra. I chakra (ruota in sanscrito) sono numerosissimi e sono distribuiti su tutta la superficie del corpo, ma tradizionalmente si considerano i sette chakra principali, localizzati lungo una linea verticale che attraversa la colonna vertebrale partendo dal perineo per raggiungere la sommità del cranio. Non ci dilunghiamo sulla loro descrizione e sulle loro caratteristiche perché si trovano parecchie esaurienti spiegazioni sul web.
Quello che ci interessa qui è suggerire una
procedura per il loro riequilibrio utilizzando il Pendolo Universale
PU6. I chakra sono collegati ad apparati psichici, psicologici,
iniziatici e fisici secondo corrispondenze precise. Se individuiamo uno
squilibrio, carenza o eccesso, in un chakra è probabile che esso si
manifesti in uno squilibrio psicologico o fisico, oppure entrambi.
Una volta scoperto lo squilibrio, espresso come risonanza con una vibrazione "elettrica" di un certo colore, diventa facile correggerlo con un'opportuna emissione della vibrazione magnetica corrispondente.
Una volta scoperto lo squilibrio, espresso come risonanza con una vibrazione "elettrica" di un certo colore, diventa facile correggerlo con un'opportuna emissione della vibrazione magnetica corrispondente.
Apriamo una piccola parentesi: riportiamo
questa immagine perché evidenzia un elemento che raramente viene
riportato nei testi che trattano dei chakra e di Kundalini, ma che viene
chiarito molto bene nei testi sullo yoga originario del Kashmir: il
primo e il settimo chakra, che corrispondono rispettivamente al chakra
della base (perineo) e al chakra della corona (sommità del cranio)
ruotano su un piano perpendicolare al piano di rotazione dei cinque
chakra intermedi. Questi ultimi ruotano su un piano parallelo all'asse
del corpo, mentre il primo e il settimo ruotano su un piano
perpendicolare ad esso. Questo elemento è fondamentale nel percorso di
risveglio dei chakra e nell'induzione della salita di Kundalini.
Per ulteriori dettagli e approfondimenti consultare il libro "Dalla ruota della preghiera alla dinamo spirituale, o la macchina per far salire Kundalini" del dott. Lefebure, che rientra nell'ambito dello sviluppo iniziatico con il Fosfenismo.
Per ulteriori dettagli e approfondimenti consultare il libro "Dalla ruota della preghiera alla dinamo spirituale, o la macchina per far salire Kundalini" del dott. Lefebure, che rientra nell'ambito dello sviluppo iniziatico con il Fosfenismo.
Sperimentazione proposta da Aviv Yadiel
INDIVIDUARE GLI SQUILIBRI
INDIVIDUARE GLI SQUILIBRI
Torniamo alla nostra procedura di riequilibrio con il pendolo universale PU6.
Dobbiamo procurarci un testimone del soggetto da analizzare (ad esempio una fotografia, una fototessera va benissimo) e una rappresentazione dei chakra su un corpo umano. Potete scaricare gratuitamente qui un esempio, ma possono essere utilizzate anche immagini analoghe.
Appoggiate la figura con i chakra su un tavolo sgombro e la foto del testimone alla sua destra (a sinistra se siete mancini). Impostate il pendolo PU6 su uno dei colori del meridiano elettrico (linea rossa) e impugnate la cordicella sulla tacca corrispondente alle emissioni elettriche (quella più vicina al pendolo). Tenete il pendolo sospeso a qualche centimetro dalla fotografia e con l'indice della mano sinistra toccate il primo chakra del disegno. La questione mentale deve essere: "C'è risonanza tra questa emissione vibratoria e questo chakra per (nome della persona per cui si fa l'analisi)?".
NOTA IMPORTANTE: in questo caso non ci deve essere alcun movimento volontario di rotazione per evitare un'emissione di tipo elettrico sul soggetto. Aspettate semplicemente la reazione del pendolo.
Se il chakra presenta uno squilibrio legato a quella specifica vibrazione il pendolo reagirà girando, con maggiore o minore intensità a seconda dell'entità dello squilibrio. Annoteremo su un foglio l'esito dell'analisi, ad esempio su una tabella del tipo sotto riportato.
Si passeranno in questo modo tutti i chakra, impostando via via i diversi colori sul meridiano elettrico del pendolo. Ci vuole un po' di pazienza perchè l'operazione richiede necessariamente un po' di tempo, ma alla fine avremo uno schema ben preciso della situazione del soggetto. Ricordiamo che i chakra hanno una corrispondenza anche con degli apparati fisici, per cui da questa analisi potrà emergere un quadro che corrisponde a disturbi fisici manifesti o in via di apparizione.
data: Analisi vibrazioni elettriche per i chakra di: | ||||
1° chakra | blu | nero | infrarosso | |
2° chakra | viola | ultravioletto | ||
3° chakra | blu | indaco | ultravioletto | arancione |
4° chakra | viola | |||
5° chakra | viola | |||
6° chakra | viola | ultravioletto | ||
7° chakra | viola |
Il risultato esposto in tabella è naturalmente solo un esempio.
Esso denota comunque uno squilibrio che si concentra principalmente nel terzo chakra (con probabile presenza di disturbi allo stomaco) e secondariamente nel primo chakra (con disturbi all'apparato genitale). Ma la nostra analisi non ci deve servire per fare una diagnosi di tipo medico (non possiamo in nessun caso sostituirci ad un terapeuta), ma per intraprendere un'azione di tipo vibrazionale ed energetico in modo da riportare l'organismo nel suo insieme ad una condizione di equilibrio, e quindi di benessere.
Esso denota comunque uno squilibrio che si concentra principalmente nel terzo chakra (con probabile presenza di disturbi allo stomaco) e secondariamente nel primo chakra (con disturbi all'apparato genitale). Ma la nostra analisi non ci deve servire per fare una diagnosi di tipo medico (non possiamo in nessun caso sostituirci ad un terapeuta), ma per intraprendere un'azione di tipo vibrazionale ed energetico in modo da riportare l'organismo nel suo insieme ad una condizione di equilibrio, e quindi di benessere.
RIPORTARE L'EQUILIBRIO
Una volta individuate le onde nocive che indeboliscono i chakra è necessario emettere la vibrazione correttiva, con un procedimento del tutto analogo a quello sopra descritto.
Con il disegno dei chakra e il testimone sul nostro tavolo, imposteremo il Pendolo Universale PU6 sul meridiano magnetico, ricordando anche di cambiare l'impugnatura sulla cordicella, tenendola questa volta sulla tacca intermedia (quella corrispondente appunto al meridiano magnetico).
Cominceremo dal primo chakra, irradiando nel caso dell'esempio la vibrazione Blu in fase magnetica, poi quella Nera e poi quella dell'Infrarosso. Per fare questo ricordiamo che occorre imprimere VOLONTARIAMENTE al pendolo un movimento di rotazione aspettando poi che si fermi da solo, cosa che avverrà quando il soggetto sarà "saturo" del colore che stiamo inviando. Il dito indice della mano sinistra sarà in contatto con il primo chakra, mentre il pendolo ruoterà ad un paio di centimetri dalla fotografia del soggetto. Procederemo con tutti i colori evidenziati per ciascun chakra dall'analisi precedente, irradiando la corrispondente vibrazione MAGNETICA.
Al termine è bene concludere con un'emissione di Verde Positivo Magnetico sulla foto senza specificare alcun chakra.
Con il disegno dei chakra e il testimone sul nostro tavolo, imposteremo il Pendolo Universale PU6 sul meridiano magnetico, ricordando anche di cambiare l'impugnatura sulla cordicella, tenendola questa volta sulla tacca intermedia (quella corrispondente appunto al meridiano magnetico).
Cominceremo dal primo chakra, irradiando nel caso dell'esempio la vibrazione Blu in fase magnetica, poi quella Nera e poi quella dell'Infrarosso. Per fare questo ricordiamo che occorre imprimere VOLONTARIAMENTE al pendolo un movimento di rotazione aspettando poi che si fermi da solo, cosa che avverrà quando il soggetto sarà "saturo" del colore che stiamo inviando. Il dito indice della mano sinistra sarà in contatto con il primo chakra, mentre il pendolo ruoterà ad un paio di centimetri dalla fotografia del soggetto. Procederemo con tutti i colori evidenziati per ciascun chakra dall'analisi precedente, irradiando la corrispondente vibrazione MAGNETICA.
Al termine è bene concludere con un'emissione di Verde Positivo Magnetico sulla foto senza specificare alcun chakra.
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