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Il Calendario e il suo Esoterismo
testo tratto da “Sergio Ghivarello -
pagg.111-
Approfondendo la visione del passato delle grandi civiltà, sempre con maggiore evidenza ci appare la connessione tra Astronomia, Scienza e Religione.
Abbiamo già avuto modo di constatare come i sacerdoti Egizi possedessero conoscenze astronomiche e metafisiche notevoli.
Nell’epoca romana era il Pontifex ad occuparsi dei problemi relativi, mentre all’inizio dell’Era Cristiana – particolare prolungamento della Romanità – ritroviamo ancora la figura del Pontefice in veste di arbitro delle questioni Astronomiche e scientifiche di particolare interesse, quali la misura e i riferimenti fondamentali dello Spazio e del Tempo.
In base a questi riferimenti veniva dal Pontefice stabilito il Calendario delle principali ricorrenze Astronomiche, ancora oggi riconoscibili e rintracciabili attraverso una spregiudicata considerazione del ‘Mito solare’ che costituiva lo sfondo del Calendario Ecclesiastico.
Questa procedura è sopravvissuta fino ai nostri giorni, se non nella lettera almeno nello spirito, ed è chiaramente rilevabile nella caratteristica eminentemente Astronomica della festività della Pasqua.
Qui ritroviamo ancora intatte e apertamente riconoscibili le configurazioni Astronomiche che ne condizionano la sua ricorrenza.
E’ noto che la festività di Pasqua risulta stabilita dal Plenilunio di Marzo. Il mese di marzo in questo caso ha tuttavia solo un rapporto indiretto con il relativo plenilunio; più appropriatamente si dovrebbe definire come il Plenilunio del Mese di Marte, intendendo il periodo di tempo in cui il SOLE transita nel segno dell’ARIETE, trono astrologico della sua “esaltazione”.
La ricorrenza della Pasqua corrisponderebbe così, Astronomicamente, all’AVVENUTA opposizione Sole-
In quel che segue del testo, non si vuole entrare nel merito del significato religioso degli eventi, ma solo ed esclusivamente nelle corrispondenze astronomiche che in base ai principi Astrologici ed Esoterici descrivono, nel ‘Mito Solare’ il contenuto simbolico di una vicenda in cui la Divinità e l’Uomo trovano reciproco riferimento.
Nel nostro attuale Calendario, dunque, la Pasqua continua a definire quella che popolarmente viene chiamata la “Luna di Marzo”, e di conseguenza la “qualità” o il “colore astrologico” dei Cicli Lunari dei Mesi precedenti e seguenti.
Essa funge da PUNTO CARDINE nel Calendario Lunare o MAGICO che ancora oggi forma l’ossatura attorno a cui si articola il calendario Liturgico od ecclesiastico.
Appare del resto ancora evidente il rapporto Astrologico esistente tra:
la posizione del Sole nel segno dei Pesci e la ricorrenza liturgica delle CENERI (primo mercoledì
della Luna di Febbraio) che dà inizio al periodo penitenziale della Quaresima;
l'ingresso del Sole in SCORPIONE e la ricorrenza della commemorazione dei DEFUNTI;
l’ASCENSIONE e quel particolare punto della linea sinusoide dell’eclittica in cui la derivata della
funzione y=senx (esprimente il valore istantaneo dell’accrescimento della declinazione Nord del
Sole) assume un valore caratteristico esattamente uguale al valore assoluto della funzione stessa;
la posizione del Sole nel segno della VERGINE e la ricorrenza della Natività di Maria;
il transito del Sole nel segno del Toro e il culto del mese dedicato alla MADONNA, simbolo della femminilità devota e feconda;
la posizione del Sole in GEMELLI e la ricorrenza della PENTECOSTE (1° quarto della Luna di Maggio).
Va però precisato che il fatto essenziale che tutte le ricorrenze indicate in rapporto diretto con la posizione del Sole in un determinato segno zodiacale, non vanno però intese rigidamente.
Essendo il calendario ecclesiastico essenzialmente lunare, questo tipo di registrazione di eventi Astronomici aderisce ad uno schema di principio il cui criterio direttivo si informa ad una finalità eminentemente MAGICA.
Per questo motivo le articolazioni fondamentali che contribuiscono alla sua configurazione sono esclusivamente caratterizzate dalla “QUALITA’” della LUNA.
Di conseguenza la posizione Zodiacale del SOLE diverrà effettiva, nei suoi più occulti rapporti con il fenomeno biologico terrestre, solo con il tramite della Luna, che ne rifletterà le caratteristiche fondamentali nella progressiva serie delle sue “FASI” ( che altro non rappresentano che la materializzazione visiva ed ‘ideografica’ dei suoi successivi rapporti orbitali con il Sole stesso).
La Luna diventa così, in questa prospettiva, l’indispensabile mediatrice attraverso cui l’Uomo può venire in indiretto contatto con la Divinità che il Sole simboleggia.
Nessuno meglio di chi ben conosce lo stretto, indissolubile rapporto un tempo esistente tra Astronomia e Astrologia può comprendere il parallelo rapporto ANALOGICO che collega il SOLE, in cui l’intera manifestazione biologica terrestre trova il suo baricentro, alla DIVINITA’, e la LUNA alla mediatrice notturna del suo rapporto con l’Uomo.
Questo accostamento tra Religione e Mito Solare non deve essere frainteso come constatazione di una divinizzazione del Sole stesso –come erroneamente si è spesso creduto in rapporto alle forme liturgiche dell’antico Egitto – ma piuttosto come formale parallelismo delle molteplici manifestazioni di un unico principio strutturale cosmico inserito in una grandiosa ESOTERICA interpretazione della vita Universale, dove il mondo Astrale appare come l’interno collettivo ed inconscio dell’individualità, alla quale risulta legato da un rapporto di reciprocità in cui causa ed effetto invertono sequenza e significati.
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