Testimonianze - Il Cielo di Nut

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Francesco Gerardi

"Ho scoperto le piastre di Tesla alcuni mesi fa, quando mi sono imbattuto in un articolo in rete che ne parlava. Quella lettura mi ha suscitato la voglia di provarle. Così me ne sono procurata una delle dimensioni di una carta di credito e ho iniziato a portarla in tasca costantemente.
Nel frattempo ho saputo che uno dei miei migliori amici, un medico interessato alle terapie alternative, agopuntore ed esperto di kinesiologia, ne possedeva una grande, che però aveva quasi dimenticato di avere, relegandola per qualche anno in un angolo di casa, sotto la centralina del wi-fi. Insieme abbiamo riprodotto l'esperimento del latte.
Abbiamo lasciato per alcuni giorni un bicchiere di latte coperto da una pellicola trasparente sulla sua piastra di Tesla grande (21x21), mentre abbiamo usato altri tre bicchieri identici (con latte proveniente dalla stessa bottiglia e tenuti fuori dalla piastra, come controllo). In più, abbiamo pensato di fare una piccola aggiunta all'esperimento: in due dei tre bicchieri fuori piastra abbiamo attaccato dei bigliettini con una parola-chiave ciascuno: in uno abbiamo scritto 'Gratitudine' e nell'altro 'Odio'.
Il bicchiere fuori piastra con la parola 'Odio' è stato il primo a mostrare segni di degradazione del latte, seguito a ruota dal bicchiere fuori piastra senza alcun biglietto. Col passare dei giorni anche il bicchiere con la scritta 'Gratitudine' è andato a male, pur avendo resistito di più degli altri. Il latte nel bicchiere sulla piastra, invece, è rimasto liquido e profumato, anche a distanza di sei giorni!
Indossando quotidianamente la piastra, ho notato di avere una maggiore resistenza alla fatica. Trascorro anche dieci ore al giorno davanti al pc in redazione, e faccio il pendolare in autostrada tutti i giorni per raggiungere la sede del giornale in cui lavoro, ma quando la sera tardi torno a casa sono fisicamente sempre energico. Non era così in precedenza. Anche i miei familiari, a cui ho consigliato l'uso delle piastre, riportano osservazioni simili.
Aggiungo anche che il mio amico medico ha provato a testare con la kinesiologia, insieme ad altri suoi colleghi, la risposta dei muscoli in presenza di un telefonino. Risultavano sempre 'scarichi', ad eccezione di quando ha usato una piastra per contrastare il campo elettromagnetico del cellulare".